mercoledì 31 dicembre 2008

AUGURI DI BUON ANNO




Un grande augurio di un sereno e felice 2009 a tutti voi.

Spero che il 2009 sia un anno in cui ogniuno di voi possa realizzare i desiderI e i sogni che custodisce segretamente nel prorpio cuore.


HAPPY NEW YEAR!

martedì 23 dicembre 2008

BUONE FESTE A TUTTI

Un grande augurio a tutti gli amici blogger
ovunque voi siate per un bellisimo Natale e un prospero e felice anno nuovo.

martedì 9 dicembre 2008

PROBLEMI TECNICI SUL BLOG

SONO SPIACENTE DI COMUNICARE CHE PER PROBLEMI SOFTWARE IL BLOG E' SOSPESO.
PER CHI FOSSE ANCORA INTERESSATO A SEGUIRE IL MIO BLOG IL NUOVO INDIRIZZO E' IL SEGUENTE:

GRAZIE.

martedì 25 novembre 2008

25 Novembre Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne















Per scrivere questo post ho preso spunto dal blog di Samurai73
(http://samurai73.blogspot.com).

L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG ad organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno.
E’significativa la scelta di questa data che nel 1998 porto le Nazioni Unite a dichiarare Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne: il 25 novembre di 45 anni fa le sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, impegnate nella lotta di liberazione della Repubblica Dominicana dal dittatore Trujillo, furono torturate e uccise da agenti segreti del servizio militare su ordine di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961).
Le sorelle Mirabal, soprannominate ‘las mariposas’, le farfalle, sono ancora oggi ricordate in tutta l'America Latina.
Severo monito del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, in occasione della Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne indetta dall'Onu. ''Occorre fare di più per dare esecuzione alle leggi esistenti - ha detto - e combattere l'impunità; bisogna combattere atteggiamenti che tendono a perdonare, tollerare, giustificare o ignorare la violenza commessa contro le donne". Il segretario invita inoltre tutti gli Stati a ''onorare il proprio impegno a prevenire la violenza, consegnare i responsabili alla giustizia e risarcire le vittime. E ognuno di noi - conclude - ha il compito di diffondere questo messaggio in famiglia, nei luoghi di lavoro, nelle comunità, come contributo alla lotta per far cessare la violenza contro le donne''.In Italia, secondo i dati Istat pubblicati nel 2007, sono quasi 7 milioni le donne fra 16 e 70 anni che sono state vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della loro vita. 5 milioni le donne che hanno subito violenze sessuali (23,7%), 3 milioni 961 mila quelle sottoposte a violenze fisiche (18,8%). Circa 1 milione di donne ha subito stupri o tentati stupri (4,8%). Nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate.

Di seguito parte di un post pubblicato da una blogger su Blogosfere.it che mi sento di condividere pienamente e totalmente.

A Milano dovrebbe partire una campagna contro la violenza sulle donne , con 500 manifesti che dovrebbero essere posti negli spazi di affissione pubblica predisposti del Comune. Crea imbarazzi il manifesto (nelle 2 foto), che io intitolerei - Povera Crista in croce (una delle tante). Mr Maurizio Cadeo, assessore all’Arredo urbano , dice però: “Non so se ho gli strumenti per negare gli spazi, ma ne respingo totalmente il contenuto che offende la nostra tradizione cristiana. Pongo il problema politico e ne informerò il sindaco: chiederò a Telefono Donna di ritirare il manifesto”.
Io mi chiedo e le chiedo: "Mr Cadeo, lei ci è o ci fa?"
Ma perchè non gli fate vedere qualche foto di donna post violenza? Fategli vedere i lividi, il sangue, gli occhi... Perchè quello che si può provare dopo una violenza, quello purtroppo, non glielo si può far provare.
Trovo questa immagine bellissima, densa e carica del giusto significato, pulita ed elegante.
Se c'è una cosa che sappiamo fare bene noi italiani è legato al design, alla pubblicità e all'architettura. Soprattutto a Milano
Chi paga per le colpe degli uomini?
...Le donne.
Chi paga per le colpe dei cretini?
Tutti.
Il 25 novembre è La giornata contro la violenza sulle donne: Milano avrà l'onore di combattere questa nobile battaglia o perderà anche questa volta in partenza?”
(Articolo riportato su breakfastinlondon.blogosfere.it/)

MEDITIAMO GENTE, MEDITIAMO…….

giovedì 13 novembre 2008

Memorie di una Geisha il film

Memorie di una geisha é un film USA diretto da Rob Marshall, un adattamento del romanzo Memorie di una geisha (scritto da Arthur Golden) con coreografie dirette dal ex-coreografo Marshall, prodotto dalla Amblin Entertainment di Steven Spielberg, che ha vinto tre Academy Award nel 2006.
Venne proiettato in pubblico negli Stati Uniti il 9 Dicembre del 2005 dal consorzio composto da Columbia Pictures, DreamWorks e Spyglass Entertainment.
Il suo budget di produzione é stato di 85 milioni di dollari.
Il tutto é corredato da costumi, musiche, scenografia, fotografia e montaggio di alto livello.
Delizia per gli occhi che si accompagna ad una trama credibile nei sui toni da favola, a patto che ci si astenga da ogni giudizio etico e da qualsivoglia pretesa di attendibilità filologica e storica (basti pensare che a interpretare le belle giapponesi sono quasi tutte attrici cinesi). Del resto, è palese la volontà degli autori di raccontare un mondo esotico come visto da occhi occidentali, e nell'esotismo il film trova il suo pregio maggiore, ma anche il suo limite.
Presenta come stelle Zhang Ziyi, Ken Watanabe, Gong Li, Michelle Yeoh, Youki Kudoh, e Suzuka Ohgo.
In effetti soltanto Kudoh, Ohgo e Watanabe sono giapponesi, mentre Zhang e Gong sono cittadine cinesi, e Yeoh è una malese di origine cinese. La giovane Ohgo recita il ruolo della piccola Chiyo, che nel film successivamente sarebbe diventata la maiko Sayuri.
Alcune persone sono rimaste molto infastidite dal fatto che le principali figure femminili del film non siano state interpretate da attrici di nazionalità giapponese, e che in particolare il ruolo centrale sia stato ricoperto da un'attrice cinese.
Durante un viaggio a Tokyo per promuovere il film, Zhang Ziyi ha ricevuto un misterioso pacco ed una lettera, che ha scoperto esserle stati inviati da un'anziana donna giapponese che un tempo aveva lavorato come geisha. Nella sua lettera, la donna ha dichiarato che era stata toccata dalle immagini del trailer e che attendeva il film per riportare alla mente ricordi che erano cari a lei ed alle sue amiche. Dentro il pacco c'erano alcuni antichi kimono di squisita fattura.
Zhang Ziyi si è commossa fino alle lacrime per questo gesto ed ha inviato alla donna un invito per la prima giapponese del film.
Zhang Ziyi (Sayuri) e Michelle Yeoh (Mameha) hanno già recitato insieme in La tigre e il dragone.
Suzuka Ohgo (Chiyo da piccola) ha precedentemente lavorato con Ken Watanabe in un film in lingua giapponese in cui questo ultimo interpreta suo padre e Watanabe ha raccomandato Ohgo a Rob Marshall.

Differenze tra il romanzo e il film
Nobu nel libro ha solo un braccio, ma non lo ha perso nel film. Il suo volto mantiene comunque la cicatrice.
Nel libro è frequentemente riportato che le serve vivono nell'okiya insieme alle protagoniste, mentre nel film non viene mai nemmeno accennato alle serve; Chiyo/Sayuri e "Zucca" sembrano essere le uniche.
La scena dell'incendio (la stanza di Sayuri va in fiamme dopo una zuffa tra lei e Hatsumomo) che porta alla rovina di Hatsumomo non avviene nel libro. Il romanzo rappresenta il declino di Hatsumomo come una lenta caduta a spirale che culmina con una spinta finale da parte di Mameha e Sayuri.
Nel libro, Sayuri non getta il fazzoletto del Direttore Generale, anzi è con questo che lei infine gli rivela la sua vera identità. Nel film, il fazzoletto viene quasi bruciato quando Hatsumomo lo mette sopra una candela, determinando poi la scena dell'incendio. Dopo che "Zucca" la tradisce, Sayuri lo abbandona nel vento.
Il crudele soprannome di Hatsumomo per Chiyo/Sayuri, "Piccola Signorina Stupida", non è usato nel film, così come il nome da geisha di "Zucca", Hatsumiyo.
Nel libro, è Sayuri che dà a "Zucca" il suo soprannome, ma nel film la "Zietta" e la "Madre" la chiamano già in questo modo quando Sayuri arriva all'okiya.
Nel film non è spiegato come muore la "Nonna"; viene detto che è morta quando Mameha arriva all'okiya per discutere con "Mamma" dell'istruzione di Ciyo come geisha. Nel libro, la "Nonna" è uccisa da un corto circuito di una stufa ironicamente venduta all'okiya dalla Iwamura Electric Company, che in seguito fornisce a Mameha un'opportunità per prendere contatto con Chiyo.
I passaggi tra i vari stadi della carriera di geisha avvengono rapidamente nel film; il mizuage non significa il passaggio da maiko a geisha nel libro, mentre ciò avviene nel film - dopo il suo mizuage, quando Sayuri ritorna all'okiya, la "Madre" le dice che ora è una geisha a pieno titolo.
Nel film si fa poca menzione della carriera di Sayuri come geisha vera e propria.
Nel libro, Sayuri e sua sorella sono vendute dopo che Chiyo incontra Mr. Tanaka Ichiro, un uomo la cui famiglia possiede la "Japan Coastal Seafood Company". Colpito dal colore dei suoi occhi, Mr. Tanaka convince il padre di Ciyo a vendere le sue due figlie. Il film trascura questi dettagli e passa subito al momento in cui le due ragazze sono separate dalla loro famiglia all'inizio del film, nella scena notturna a Yoroido.
Nel romanzo, l'uomo che Nobu presenta a Sayuri è un Ministro giapponese, Sato. Il Ministro Sato è sostituito dal Colonello Derricks nel film.
Nel romanzo, non è chiaro se Mameha viene a sapere o meno del fatto che il Barone ha spogliato Sayuri, mentre è chiaramente così nel film.
Nel romanzo, Sayuri ha in effetti due danna, anche se non contemporaneamente: il Generale Tottori e poi il Direttore Generale. Sayuri alla fine si unisce a quest'ultimo a New York, trasferendosi là definitivamente e gestendo una casa da tè mentre il Direttore Generale è spesso in viaggio. È persino accennato che Sayuri ha un figlio dal suo amato Direttore, la cui identità deve rimanere segreta per motivi d'affari.
Nel romanzo, corre voce che Hatusmomo sia finita a fare la prostituta, mentre nel film il suo destino non è mai menzionato. L'ultima volta che la si vede è quando lascia l'okiya, dopo che Sayuri e la "Madre" hanno spento l'incendio.
Quando cade dal tetto dell'okiya dopo aver tentato la fuga con Satsu, Chiyo non viene picchiata, al contrario del libro. La "Zietta" sta invece con lei mentre giace a letto e legge la lettera di Mr. Tanaka. Tuttavia, viene picchiata quando Hatsumomo la accusa di rubare i soldi, subito prima che la "Madre" schiaffeggi Hatsumomo per avere portato un amante nell'okiya.
Invece della "Nonna" che usualmente si occupa delle punizioni, se ne prende carico la "Madre". Come al solito, interviene la "Zietta" e così Chiyo non viene picchiata troppo duramente.
Quando la "Madre" e "Zietta" vengono a sapere che il kimono di Mameha è stato rovinato, la "Madre" versa un secchio d'acqua su Chiyo prima di picchiarla severamente. La "Zietta" subentra poi nella punizione così che Chiyo non debba subire il suo stesso destino. Nel romanzo, il secchio d'acqua viene versato su Ciyo durante il suo tentativo di fuga.
Quando Sayuri deve tagliarsi per poter parlare con il dottor Granchio, lei e Mameha fanno da sole la ferita, mentre nella versione libresca, Mameha chiede aiuto alle serve e al cuoco per procurare la ferita alla gamba di Sayuri.
Già prima che Mameha visiti la "Madre" per parlare dell'addestramento di Chiyo, "Zucca" era diventata una maiko, mentre non lo è ancora nel libro.
Nel libro, il mizuage di Sayuri costa 11.500 Yen, ma ne costa 15.000 nel film.
Nel libro, Chiyo/Sayuri è nata nell'anno della scimmia, ma nel film è nata nell'anno del gallo.
Nel film, cosa che non compare invece nel libro, dopo la Seconda Guerra Mondiale, "Zucca" è già influenzata dalla cultura statunitense - beve molto sakè, parla come una statunitense e ama la musica jazz.
Il film non si conclude con l'emigrazione di Sayuri a New York con il Direttore Generale. Il finale li mostra invece che si baciano e passeggiano insieme lungo il fiume.
Nel romanzo, quando Hatsumomo sta cercando di far espellere Chiyo dall'okiya per furto, le mette addosso del denaro e poi sostiene che Chiyo le ha rubato la spilla del suo obi, spilla che verrà trovata nascosta molti anni dopo. Nel film non compare la spilla.
Nel film l'uomo amato da Sayuri occupa il posto di Direttore Generale della Iwamura Electric, mentre nel libro ne è il Presidente.

Dopo che il romanzo fu pubblicato, Arthur Golden fu denunciato dalla geisha Mineko Iwasaki con la quale lavorava, per diffamazione e violazione del contratto. Secondo Mineko Iwasaki l'accordo prevedeva che Golden avrebbe dovuto mantenere l'anonimato totale su Mineko Iwasaki; invece, il suo nome ed il suo contributo sono chiaramente citati nei ringraziamenti a fondo libro.
Tale condizione contrattuale era dovuta all'esistenza di un tacito accordo nella comunità delle geishe sulla riservatezza e la sua violazione è considerata un'offesa seria. Oltretutto, Iwasaki afferma che il romanzo di Golden ritraeva le geishe come prostitute d'élite. Ad esempio, nel romanzo la verginità di Sayuri viene svenduta al miglior offerente, un concetto che ha particolarmente offeso Iwasaki. Lei affermò che non solo questo non le era mai successo, ma che non esisteva assolutamente una tale pratica a Gion. Basando il suo personaggio, Sayuri, su Iwasaki e implicando che lei stessa era una prostituta, Iwasaki afferma che Golden ha violato il suo accordo e causato grande disonore ed onta a lei ed al mondo delle geishe. Dopo che il suo nome fu stampato sul libro, Iwasaki ha ricevuto numerose minacce di morte e richieste di censura per aver disonorato la sua professione. Nel 2003, Iwasaki e Golden sono giunti ad un accordo extragiudiziale per una somma non svelata di denaro.
Per concludere posso affermare che il libro è notevolmente più coinvolgente del film, come tutte le opere letterarie, siano essi romanzi, biografie o trattati storici, le esigenze cinematografiche e le interpretazione dei registi portano spesso a modificare l’intrinseca bellezza di un opera letteraria.

martedì 28 ottobre 2008

Memorie di una geisha (romanzo)


« Una storia come la mia non andrebbe mai raccontata, perché il mio mondo è tanto proibito quanto fragile, senza i suoi misteri non può soppravvivere. Di certo non ero nata per una vita da geisha, come molte cose nella mia strana vita, ci fui trasportata dalla corrente. La prima volta che seppi che mia madre stava male, fu quando mio padre ributtò in mare i pesci, quella sera sofrimmo la fame, "per capire il vuoto", Lui ci disse. Mia madre diceva sempre che mia sorella Satsu era come il legno, radicata al terreno come un albero sakura. Ma a me diceva che ero come l'acqua, l'acqua si scava la strada attravverso la pietra, e quando è intrappolata, l'acqua si crea un nuovo varco. »

Memorie di una geisha (Memoirs of a Geisha) è un romanzo di Arthur Golden pubblicato nel 1997.
Il romanzo narra la storia di una geisha che lavora a Kyōto prima della seconda guerra mondiale.
Brevemente vi illustro la trama
Prima che sua madre muoia, la protagonista Chiyo e la sua sorella maggiore Satsu vengono portate a Gion da un signor Tanaka. Sua sorella viene venduta ad una casa di malaffare e Chiyo viene venduta presso un'
okiya, una casa di geishe.
Con i suoi insoliti occhi grigio-blu, Chiyo è stimolata a diventare una
geisha, ma è costantemente ostacolata da Hatsumomo, l'unica geisha dell'okiya Nitta. L'arrogante Hatsumomo riconosce il potenziale di Chiyo ed è turbata ad ogni accenno di competizione. A causa delle macchinazioni di Hatsumomo, Chiyo è ridotta a diventare una domestica nell'okiya, apparentemente senza possibilità di diventare in futuro una geisha.
Un incontro con il buon Presidente cambia il suo destino. Chiyo entra nelle simpatie della geisha più famosa di Gion, Mameha, che è disprezzata da Hatsumomo poiché lei la supera in ogni aspetto e non può essere sconfitta poiché, a differenza di Hatsumomo, Mameha si è guadagnata la sua indipendenza come geisha. Adotta Chiyo come sorella minore, quindi come apprendista, ovvero
maiko e la allena per rivaleggiare con Hatsumomo. L'entrata di Chiyo nell'apprendistato è segnata dal ricevere un nuovo nome: Sayuri.
Con il suo successo , Sayuri non solo diventa una geisha di successo, ma riesce a liquidare i debiti che la legavano all'okiya Nitta quando lei era una domestica e viene adottata dalla padrona dell'okiya, la Madre Nitta Kayoko. Lo scoppio della
seconda guerra mondiale, un tema prefigurato dal crescente riferimento alla milizia giapponese, rappresenta, strutturalmente, un'altra sfida di rilievo per l'eroina. I suoi successi diventano rapidamente irrilevanti, e la sua bellezza fisica viene appannata dal lavoro manuale e dalla mancanza di cibo. La vita di sfarzi ed eleganze è rimpiazzata da una nuova realtà: la sua personale valle oscura.
Durante il periodo come geisha prima della guerra, incontra il Presidente di nuovo, ma le è impossile avvicinarsi a lui come lei desidererebbe. Si trova, invece, costantemente spinta a stare con Nobu-san, l'amico più fidato del Presidente. È Nobu che salva Sayuri dall'aspro lavoro della guerra finché Gion riapre, a condizione che lei lo lascerà diventare il suo danna, protettore, nonostante lei desideri il Direttore Generale. In seguito, Sayuri e Mameha distruggono interamente la reputazione di Hatsumomo, che è espulsa dall'okiya.Comunque, il desiderio di Sayuri di stare con il Presidente non la libera veramente per seguire il suo destino finché lei non si mette in una posizione indesiderabile, che la allontana per molto tempo dal Presidente. In seguito, il Presidente chiede di Sayuri e la incontra nel giardino ornamentale di una casa da tè per diventare suo danna. Infine il Presidente la libera dall'okiya per diventare sua amante, lei si trasferisce a New York e apre, divenedone proprietaria, un'elegante casa da tè per uomini d'affari giapponesi cosicché lui possa salvare la reputazione in Giappone quando sua figlia sposi un uomo destinato ad essere il suo erede.

Ritengo che questo libro sia uno dei più belli che ho letto, mi ha arricchito molto dal punto di vista dei racconti e delle informazioni storiche sui costumi delle geishe giapponesi negli anni in cui queste erano più numerose. Serve soprattutto a sfatare il pregiudizio occidentale secondo cui le geishe sono prostitute.
Bellissimo sia nelle descrizioni minuziose del mondo delle geishe, sia in quelle altrettanto efficaci dell'animo dei protagonisti. Ricco di contrasti di una realtà durissima vissuta con apparente leggerezza e per questo ancora più incomprensibile per una mente occidentale, ma estremamente affascinante come gli occhi della piccola Chiyo.
Ci sono libri che leggi, che leggi e dimentichi. Poi ci sono libri che vivi, pagina dopo pagina, che entrano a far parte della tua vita nel preciso momento in cui leggi la prima pagina e come per magia il libro diventa parte di te.
Memorie di una geisha è una bella storia, a tratti un pò triste e crudele, ma capace di far riflettere tanto e portarti in un mondo pieno di magia e mistero, come quello delle geishe....
(Continua)

martedì 7 ottobre 2008

Giovanni Allevi in Giappone per tre concerti al Blue Note




Giovanni Allevi in Giappone per tre concerti al Blue Note

"Stiamo tornando nel Rinascimento italiano, dove l’artista deve essere un po’ filosofo, un po’ inventore, un po’ folle, deve uscire dalla torre d’avorio e avvicinarsi al sentire comune." - G.A.

Blue Note per Giovanni Allevi non è sinonimo solo di Milano ma anche di concerti all’estero nel circuito Blue Note. Dopo aver suonato ben 3 volte al Blue Note di New York oltre che nel tempio milanese del jazz, Allevi sbarcherà a novembre in Giappone (sempre in piano solo) per esibirsi il 4 novembre al Blue Note di Nagoya, il 6 novembre a Motion Blue di Yokohama e il 9 novembre al Blue Note di Tokyo.

Biografia
Il Mozart del 2000.Ebbene sì: ci sono stati dei critici che hanno scomodato il celebre compositore settecentesco per dare un'etichetta a Giovanni Allevi, figura anomala nel panorama musicale italiano, capace di trovare un'efficace sintesi fra la tradizione classica e le sonorità pop e contemporanee, e capace di farlo tanto bene da guadagnarsi il rispetto di parecchia gente.Allevi nasce ad Ascoli Piceno nel 1969 (il 9 aprile, per l'esattezza). Passa qualche anno e grazie a costanza e versatilità riesce a portare a casa il massimo dei voti in ben due ambiti: si diploma nel 1990 con il massimo dei voti in pianoforte al conservatorio "F. Morlacchi" di Perugia e nel 2001 in composizione al conservatorio "G. Verdi" di Milano. Si è laureato cum laude (con lode) in Filosofia nel 1998 con la tesi "Il vuoto nella Fisica contemporanea" ed ha frequentato l'Accademia Internazionale di Alto Perfezionamento di Arezzo, sotto la guida del maestro Carlo Alberto Neri.
Nel 1991 svolge l'obbligo di leva nella Banda Nazionale dell'Esercito Italiano. Il maestro della banda si accorge del suo talento pianistico e decide così di inserire il pianoforte solista nel suo repertorio. In veste di pianista solista della Banda esegue la Rapsodia in blu di George Gershwin ed il Concerto di Varsavia di Richard Addinsell, in tour in molti teatri italiani. Al termine del servizio militare, Allevi inizia a presentare in concerto un repertorio comprendente esclusivamente le proprie composizioni per pianoforte solo e parallelamente frequenta i corsi di "Bio-musica e musicoterapia" del prof. Mario Corradini, in cui approfondisce la consapevolezza del grande potere della musica di rendere liberi e di evocare ricordi, immagini ed emozioni. Nel 1996 musica la tragedia Le Troiane di Euripide, rappresentata al Festival Internazionale del Dramma Antico di Siracusa, vincendo il premio speciale per le migliori musiche di scena [senza fonte]. Nel 1997 vince le selezioni internazionali per giovani concertisti al Teatro San Filippo di Torino.

L'incontro con Saturnino e Jovanotti
Grazie a Saturnino, come lui ascolano, matura l'idea di trasferirsi a Milano e di raccogliere in un cd la propria produzione pianistica ed il suo lavoro è accolto da Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, il quale, con la sua etichetta Soleluna, insieme alla Universal Italia, decide di pubblicare il primo album di Giovanni Allevi, per pianoforte solo, dal titolo 13 Dita (1997) prodotto in studio da Saturnino. L'incontro con Saturnino e Jovanotti lo porta a confrontarsi con il pubblico delle grandi platee dei concerti rock. Giovanni apre così, da solo col suo pianoforte, i concerti di Jovanotti durante il tour L'Albero in cui esegue alcuni brani di 13 Dita.

Nel '98 sempre con Saturnino come produttore ha realizzato la colonna sonora del cortometraggio Venceremos premiato al Sundance Film Festival, importante festival cinematografico dedicato al cinema indipendente che ha luogo ogni anno a cavallo tra Salt Lake City e altre interessanti località dello stato dello Utah, negli Stati Uniti.
L'incontro con Nanae Mimura nel 1999 la musicista giapponese Nanae Mimura, solista di marimba, ha proposto alcuni brani di 13 Dita da lei stessa trascritti per il suo strumento, al Teatro di Tokyo ed in un concerto alla Carnegie Hall di New York.
Il cd 13 Dita intanto riscuote successo di critica e Jovanotti invita nuovamente il musicista a partecipare in qualità di pianista al tour Il quinto mondo - Jovanotti 2002, per il quale cura anche gli arrangiamenti della band di sedici musicisti. All'interno dello spettacolo, Giovanni regala al pubblico, in anteprima, in una sua performance solistica, Piano Karate, uno dei brani contenuti nel nuovo album Composizioni.
Finita l'esperienza del tour, Giovanni Allevi si concentra su un nuovo progetto musicale completamente suo: un'opera live dal titolo La favola che vuoi, che lo porta, nel 2003, alla pubblicazione del suo secondo album per pianoforte solo dal titolo Composizioni (Ed. Soleluna/Edel).
Con la sua attività di pianista, Giovanni Allevi si esibisce in rassegne concertistiche di musica classica, in numerosi teatri italiani, e nei festival di musica rock e jazz. Dal giugno 2004 Giovanni Allevi inizia un tour internazionale dal palco dell'HKAPA Concert Hall di Hong Kong. Nel 2004 tramanda la sua passione per la musica insegnandola in una scuola media statale di Milano.
Il 6 marzo 2005 si esibisce sul palco del Blue Note di New York, dove registra due sold-out.
Viene invitato a tenere un seminario su "La musica dei nostri giorni" all'Università di Pedagogia di Stoccarda e su "Il rapporto tra musica e filosofia" alla School of Philosophy di New York.
Il Baltimora Opera House (USA), gli commissiona la rielaborazione dei recitativi della Carmen di Bizet. Nell'aprile del 2005 Giovanni Allevi si esibisce al Teatro Politeama di Palermo, in una première della sua prima opera per pianoforte e orchestra "Foglie di Beslan", con i 92 elementi dell'Orchestra Sinfonica Siciliana che gli ha commissionato la composizione.

Riconoscimenti
Sempre nel 2005 riceve due riconoscimenti: a Vienna è insignito dell'onorificenza di "Bosendorfer Artist" per la "valenza internazionale della sua espressione artistica" e, dalla sua terra di origine, il premio "Recanati Forever per la musica" per "l'eccellenza e la magia con cui accarezza i tasti del suo pianoforte".
Il 18 settembre 2006, all'Arena Flegrea di Napoli, Giovanni Allevi riceve il Premio Carosone come miglior pianista dell'anno "per il senso melodico del suo pianismo, [...] per il suo muoversi oltre ogni barriera di genere, al di fuori di qualsiasi categoria e definizione", come annunciato dal direttore artistico del Premio, Federico Vacalebre.
Il 30 marzo 2007 al Teatro Rossini di Gioia del Colle Giovanni Allevi ha ricevuto il Magna Grecia Awards Menzione Speciale Giovanni Paisiello, quale musicista dell'anima. Il 2 aprile 2007 al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme riceve il "Riccio d'Argento" di "Fatti di Musica", la rassegna del miglior live d'autore diretta da Ruggero Pegna, per il "successo internazionale delle sue composizioni".

Ultimi lavori
IL 16 maggio 2005 pubblica il suo terzo album per pianoforte solo: No concept (Bollettino/BMG Ricordi) presentato anche in Cina e a New York. Il brano Come sei veramente, tratto da questo album, è stato scelto dal regista statunitense Spike Lee come colonna sonora per un nuovo spot internazionale della BMW.
Da settembre 2005 No concept è pubblicato anche in Germania e Corea.
Il 29 settembre 2006 esce ufficialmente il suo quarto album, sempre per pianoforte solista, dal titolo Joy. Lo stesso giorno inizia, a Milano, un mini-tour di presentazione dell'album nei principali negozi italiani della catena FNAC. Nel 2007 Joy è insignito del disco d'oro, avendo raggiunto le 50.000 copie vendute e Allevi affianca, come ospite, Luciano Ligabue, in molte date del suo tour acustico nei teatri.
Nel 2007 accompagna, ovviamente al piano, Simone Cristicchi nel brano Lettera da Volterra presente nell'album Dall'altra parte del cancello. Nello stesso anno il suo brano Back to life viene scelto come colonna sonora per lo spot della nuova Fiat 500 (2007).
Giovanni Allevi ha accettato di scrivere l’Inno delle Marche: è stato presentato a settembre 2007 in occasione della visita di Papa Benedetto XVI a Loreto all’Incontro nazionale dei giovani 2007.
Il 12 ottobre dello stesso anno pubblica Allevilive, un doppio cd contenente 26 brani tratti dai suoi 4 dischi precedenti e Aria, un brano inedito.
Il 30 novembre 2007 pubblica il suo primo dvd, dal titolo Joy tour 2007, presentato in anteprima all'università IULM di Milano.
Dall' 11 dicembre 2007 al 21 dicembre 2007 è in tour con l'ensemble da camera dei Philharmonische Camerata Berlin.
L'Allevilive Tour è partito dal Teatro D'Annunzio di Latina il 10 aprile e si è concluso al Teatro San Carlo di Napoli il 25 maggio.
Il 13 giugno 2008 è uscito il suo quinto album, per pianoforte e orchestra, dal titolo Evolution: è il primo album in cui Allevi non è solo a suonare ma è accompagnato da un'orchestra sinfonica. L'album debutta straordinariamente alla quarta posizione della classifica FIMI.


Composizioni

Angelo Ribelle - Suite per orchestra d'archi, composta di cinque movimenti, eseguita per la prima volta da i Virtuosi Italiani il 9 marzo 2007 al Teatro nuovo di Verona, diretta dall'autore stesso è ispirata alle oniriche figure dipinte dall'artista Osvaldo Licini. È contenuta nell'album Evolution
300 Anelli - Per pianoforte e orchestra, eseguita per la prima volta il 4 agosto 2007 per la rassegna "I suoni delle Dolomiti", composta di due movimenti (il primo esclusivamente orchestrale), al pianoforte e alla direzione l'autore stesso, supportato dai Virtuosi Italiani. È contenuta nell'album Evolution
Foglie di Beslan - Per pianoforte e grande Orchestra, eseguita per la prima volta il 29 aprile 2005 al teatro Metropolitan di Palermo composta per ricordare la Strage di Beslan, al pianoforte l'autore stesso e alla direzione Daniel Kawka, supportato dall'Orchestra sinfonica Siciliana. È contenuta nell'album Evolution
Sparpagghiò - Commedia musicale per orchestra di 22 elementi e coro. Regia di Gianni Lattanzi. Eseguito per la prima volta il 9 febbraio 2001 al teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno. Alla direzione dell'Orchestra Millenium il compositore stesso.

Scritti
La musica in testa, Rizzoli 24/7, 2008, ISBN 88-170-2203-9 (diario autobiografico)

Discografia

Album in studio/CD:
13 Dita (1997)
Composizioni (2003)
No concept (2005) 180.000+ copie vendute [1]
Joy (2006) 260.000+ copie vendute [2]
Evolution (13 giugno 2008) 60.000+ copie vendute [3]
Live:
Allevilive (2007) 120.000+ copie vendute

Concerti/DVD:
Joy tour 2007 (2007)
Evolution Tour 2008 (2008)

Di seguito riporto l’ intervista fatta da Luzzatto Fegiz Mario per il Corriere della Sera al Maestro Giovanni Allevi

«Evolution» Nuovo album e tour in veste anche di direttore

Allevi: tradisco con l' orchestra il mio pianoforte solitario

MILANO - Un tradimento? Giovanni Allevi, diventato una star con il suo pianoforte a cavallo fra passato e futuro, si tuffa all' improvviso nella grande orchestra. Succede con l' album «Evolution» che esce domani e con l' «Evolution tour» che partirà il 20 giugno dal sagrato della Basilica superiore di Assisi. «Non è un tradimento - dice lui - Il pianoforte continua a esserci, l' importante è non tradire la musica». Ma il piano, evidentemente, cominciava ad andargli stretto... «Da qualche anno a questa parte la musica che bussa alla mia testa si esprime in forma d' orchestra sinfonica e io che verso la musica ho dedizione assoluta l' ho riportata così come la sentivo. Il rischio mi piace e la mia caratteristica è quella di essere sempre in evoluzione». L' album si apre con «Foglie di Beslan», ispirato alla strage avvenuta nel 2004 in Ossezia per opera di fondamentalisti islamici: «E' probabilmente una delle mie composizioni più struggenti, con grandi tensioni interne e improvvise asciugature fino all' esplosione finale. E' un brano da ascoltare senza riserve emotive». «Invece - prosegue - in "Whisper" si respira un clima di capricciosa follia, che nasce nella scrittura dalla simmetria della ritmica 5/8 e dalla freschezza dei pizzicati per archi nonché, nel finale, dall' irruzione di Vivaldi». Le fonti d' ispirazione sono sempre più varie: «In "A Perfect Day" protagonista assoluta è una ritmica affidata ai contrabbassi e alla tuba, mutuata però dall' hip-pop. Uno dei tanti segni della contemporaneità della mia musica che ha origini nella tradizione classica ma si apre al presente. Io credo che il tradimento sia necessario, altrimenti non ci si evolve. Naturalmente senza dare all' affermazione alcuna connotazione morale». Eppure questa contaminazione non viene vista di buon occhi da molti cultori della musica classica. E Allevi ne prende atto. «In effetti sulla mia musica il mondo della classica è diviso: per alcuni sono un idolo e fra questi direi gli studenti e i giovani strumentisti. Per altri la mia musica è una minaccia. Quando si è arroccati nella difesa del passato e in un disprezzo del presente è chiaro che una manifestazione come la mia è vissuta come eversiva. Io non mi pongo in antitesi al passato; ho amato profondamente i grandi compositori della storia e proprio da loro ho raccolto l' invito a scrivere musica nuova». Fra le caratteristiche di Allevi c' è insomma anche quella di voler essere lui a spiegare la sua musica, di fare il critico-recensore di se stesso: «E' una esigenza che mi arriva dalla mia strega capricciosa, come io chiamo la musica. Mi piace che chi le si avvicina abbia la mia stessa devozione. Per questo cerco in tutti i modi di alleggerire col compito dell' ascoltatore».
Luzzatto Fegiz Mario
(Pagina 51 - 12 giugno 2008 - Corriere della Sera) ©

Per vedere una parte del concerto conclusivo del tour italiano
http://www.yalp.alice.it/video/lifestyle/societa/aa/dv-50113806.html
Inoltre su Youtube.com ci sono varie clip dei suoi concerti.

Tutto quanto scritto in questo post è frutto di una ricerca da me fatta attraverso internet, giornali e altri canali d’informazione per poter permettere a tutti di conoscere questo Grande ed Estroso Maestro.
Io sono veramente dispiaciuto per gli amici giapponesi di aver pubblicato questo articolo solo in lingua italiana, ma purtroppo non conosco la lingua giapponese e il mio inglese scritto è molto elementare.I am really sorry for the Japanese friends to have published this single article in Italian language, but unfortunately I do not know the Japanese language and my written English is much elementary one.

mercoledì 24 settembre 2008

KOYUKI TAKA


KOYUKI TAKA è una delle attrici giapponesi di maggior successo (fonte stampa cinematrografica).

Secondo me è anche una delle attrici giapponesi più belle, i suoi lineamenti e il suo viso sono molto delicati e dolci.

Dopo aver visto il film L'Ultimo Samurai è rimasta nella mia mente come un icona, anche se nel film non ha un ruolo molto evidente, ha interpretato in modo impeccabile il suo ruolo (se avete visto il film in lingua originale potete capirmi).

Voi cosa ne pensate?

martedì 23 settembre 2008

Il Giappone sul Lago - 28 Settembre 2008 Mandello del Lario

Ciao blogger.
Riporto la manifestazione tratta dal blog di Gianluca e Kanako (http://www.youkosoitalia.net/) per lanciare una proposta a tutti quelli che abitano in Lombardia e non.
Questa manifestazione può essere un occasione per incontrarci e conoscerci, che ne pensate?
Se siete interessati lasciate un commento su questo blog.
Saluti.
Claudio

domenica 14 settembre 2008

Cerco notizie e informazioni riguardo a un monumento

Tempo fa' girando per il web ho scoperto che in Giappone esiste un monumento dedicato a tutti i Kamikaze (Cavalieri del "Vento Divino") che immolarono la loro vita durante la seconda guerra mondiale.
Purtroppo ho perso il link e neanche con google riesco a risalire alla località esatta in cui è stato eretto questo monumento/mausoleo.
Se qualcuno dei blogger puo darmi informazioni a riguardo avrà la mia eterna gratitudine.
Grazie.
Ciao
Amurorey-Claudio

venerdì 29 agosto 2008

Apertura del mio blog personale

Ciao a tutti i blogger.

Ho deciso di creare questo blog per condividere con altre persone la mia passione e attrazione per il lontano Est, in particolare per il paese del Sol Levante.

Vi chiedo di avere ancora un po' di pazienza perche il blog è Work in Progress.

Saluti :)